a
Sorry, no posts matched your criteria.
 • legal  • Unione europea: serve una modifica del reddito di cittadinanza
Unione Europea reddito cittadinanza

Unione europea: serve una modifica del reddito di cittadinanza

La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.

Il motivo? Pare che il reddito di cittadinanza e l’assegno unico per i figli a carico siano discriminatori; ora al Governo restano due mesi di tempo per rispondere.

Tra i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza, infatti, bisogna aver soggiornato nel paese per almeno 10 anni, mentre per avere l’assegno unico per i figli a carico, sono richiesti almeno 2 anni di residenza in Italia: regole in palese contrasto con quanto previsto dal diritto europeo in materia di libera circolazione di tutti i cittadini dell’Unione. In questo modo non solo si verifica una discriminazione nei confronti dei cittadini europei non italiani, ma in aggiunta si impedisce ai cittadini italiani di trasferirsi in altri paesi UE, perché al loro ritorno rischierebbero di non aver più diritto agli aiuti statali.

Ed ecco che tali condizioni di residenza configurano una violazione del regolamento europeo numero 492/2011, sul diritto alla libera circolazione dei lavoratori UE, e della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, che prevedono come le prestazioni di sicurezza sociale “dovrebbero essere pienamente accessibili ai cittadini europei, che siano lavoratori subordinati o autonomi o che hanno perso il lavoro, indipendentemente da dove abbiano soggiornato in passato”.

A questo si aggiunga che, a prescindere dal periodo di residenza, tutti i beneficiari di protezione internazionale (in base alla direttiva 2011/95, che disciplina, appunto, i termini dell’attribuzione di tale qualifica) dovrebbero poter godere delle prestazioni di sicurezza sociale

Il tema non è nuovo, perché è stato sottoposto al vaglio sia della Corte Costituzionale che alla Corte di Giustizia europea. Il Governo ha ora due mesi di tempo per riscontrare le richieste della Commissione, e se non vuole vedersi comminare una sanzione sarà costretto a modificare la disciplina del reddito di cittadinanza, rendendolo più accessibile e, soprattutto, conforme alla normative europea.

POST A COMMENT