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Emergenza siccità Unione Europea

Emergenza siccità: dall’Unione europea all’Italia

Il tema della siccità al Parlamento europeo

Giovedì 7 luglio 2022 alle ore 9:00 si discuterà dell’emergenza siccità in Europa, nel corso della seduta plenaria del Parlamento dell’Unione europea.

Il primo di tanti temi centrali, tra all’ordine del giorno.

Tra gli altri, ad esempio, l’utilizzo di carburanti sostenibili nell’UE e la necessità di tutelare il diritto all’aborto e, in generale, la salute delle donne, alla luce della recente decisione della Corte Suprema Statunitense.

La previsione dell’UE

Che la questione climatica sia diventata un tema sempre più importante e di rilievo, è un dato di fatto. Ma quello che emerge ora, in particolar modo in Italia, è che ad aggravare una situazione di per sé già critica, si è aggiunta la drammatica carenza di precipitazioni e di acqua.  “All’inizio di marzo 2022 sono state osservate condizioni di umidità del suolo più asciutte del normale sulla maggior parte del Nord Italia”. Una situazione prevedibile, o quantomeno arginabile, secondo i ricercatori del Joint Research Centre europeo.

Lo stato di emergenza in Italia

Ma al monito dell’UE non è seguita una risposta concreta da parte degli Stati membri, tanto che l’Italia si è trovata costretta a dichiarare lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre, per ben 5 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna.

Lo stato di emergenza, ha spiegato Palazzo Chigi, «è volto a fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la situazione in atto, con interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche». Come ci ha insegnato il 2020, infatti, lo “stato di emergenza” è una situazione di carattere eccezionale che comporta l’emanazione di norme o restrizioni per fronteggiare una particolare emergenza all’interno della società: il Covid, prima, e l’emergenza climatica, poi.

Il decreto ad hoc

Siamo davanti a quella che il Governo ha definito «la crisi idrica più grave degli ultimi 70 anni»: restiamo quindi in attesa che venga promulgato un decreto ad hoc, che consenta di attuare misure a contenimento della dilagante siccità e di potenziare le infrastrutture idriche già esistenti. Si prevede, tra le altre cose, la nomina di un Commissario Straordinario che dirigerà una commissione di 30 figure specializzate, per interventi a breve e lungo termine, anche strutturali.

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