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I leverage buyout (LBO) nel mercato italiano diventano sempre più interessanti

Un leverage buyout (LBO) nel mercato italiano ad alto rendimento (high yield) coinvolge l’acquisto di un’azienda utilizzando un elevato livello di finanziamento a leva, spesso composto da un mix di debito bancario e obbligazioni ad alto rendimento emesse sul mercato dei capitali. In sostanza, una società di private equity o un gruppo di investitori acquisisce un’azienda utilizzando una combinazione di fondi propri e prestiti, con l’obiettivo di utilizzare la redditività dell’azienda acquisita per ripagare il debito.

Nel contesto italiano, un LBO ad alto rendimento potrebbe essere considerato un’opzione di finanziamento per acquisire aziende con potenziale di crescita o con flussi di cassa stabili, ma che richiedono un capitale significativo per l’acquisto. Questo tipo di operazione può essere utilizzato per finanziare transazioni in settori come l’industria manifatturiera, i servizi finanziari, la sanità o altri settori ad alto rendimento.

È importante notare che gli LBO ad alto rendimento comportano un livello elevato di rischio, sia per gli investitori che per le aziende coinvolte, a causa dell’alto livello di indebitamento assunto. Tuttavia, se gestito correttamente, un LBO può generare rendimenti significativi per gli investitori e consentire alle aziende di accelerare la crescita o ristrutturare le loro operazioni.

Le previsioni in Italia

L’offerta di fusioni e acquisizioni costituisce un grande fattore di oscillazione per il mercato high yield e, sebbene tale offerta non si sia ancora concretizzata, presenta, nel corso dei prossimi due o tre trimestri, un consistente potenziale per influenzare il mercato. Il fulcro della potenziale offerta è il private equity. L’anno scorso, se gli sponsor avessero voluto finanziare un leveraged buyout, avrebbero dovuto ipotizzare un costo del capitale dell’11% o del 12%. Oggi, gli investitori possono aspettarsi circa l’8% per una società di buona qualità. È presente una potenziale ripresa dell’attività di fusione e acquisizione, semplicemente perché i costi di finanziamento sono diventati più lineari, e questo può riportare un po’ di volumi.

 

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