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The Phantom of the Opera, il capolavoro di Andrew Lloyd Webber, al Teatro degli Arcimboldi

“PHANTOM”, UN CAPOLAVORO FINALMENTE A MILANO
— di Chiara Pedretti
Per la prima volta a Milano, al Teatro degli Arcimboldi, arriva The Phantom of the Opera , il capolavoro di
Andrew Lloyd Webber che da decenni incanta il pubblico di tutto il mondo. Nel 2004 è stata tratta anche una
versione cinematografica, ma è stato visto, dal suo debutto a Londra nel 1986, da oltre 145 milioni di persone,
in 183 città ed in 17 lingue, oltre ad aver ricevuto più di 70 importanti premi teatrali, tra cui sette premi Tony e
quattro premi Olivier.

Il Fantasma più affascinante della storia del teatro

La storia del Fantasma più affascinante della storia del teatro inizia nel 1905: ad un’asta di vecchi
oggetti scenici del Teatro dell’Opera ormai in disuso, l’anziano Visconte Raoul de Chagny acquista un carillon
raffigurante una scimmietta che suona dei cembali. Subito dopo viene messo all’asta un lampadario d’epoca in
frantumi, restaurato e modificato per l’illuminazione elettrica; il banditore scherza ipotizzando di spaventare il
misterioso fantasma che si aggirerebbe per il teatro grazie alla moderna illuminazione, e proprio in quel
momento il lampadario si accende e torna al suo posto, riportandoci indietro nel tempo, a vent’anni prima.
Durante le prove dell’opera lirica Hannibal arrivano i due nuovi impresari che hanno rilevato il teatro ed
accade l’ennesimo incidente: un pezzo di scenografia cade addosso alla protagonista, la soprano Carlotta
Giudicelli, ed i due ricevono una misteriosa lettera: è il benvenuto del Fantasma nel “suo” teatro, ma la cosa
viene sottovalutata. Madame Giry, direttrice del corpo di ballo, suggerisce Christine Daaé, una ballerina che
però pare abbia avuto un ottimo maestro di canto, in sostituzione della Giudicelli infortunata. Christine incanta
tutti, soprattutto il giovane Visconte Raoul, che la riconosce come una sua amica d’infanzia. Il Fantasma apre
un passaggio da uno specchio del camerino di Christine e la guida fino ad un lago sotterraneo: i due navigano
su una barca fino al suo nascondiglio. Vinta dalla curiosità, Christine riesce a strappargli la maschera dal volto,
che si scopre sfigurato; il Fantasma è furioso, ma all’orrore iniziale della giovane subentra la compassione.
Una nuova lettera del Fantasma ordina di affidare a Christine il ruolo principale nell’opera Il Muto, che però va
a Carlotta. Durante lo spettacolo, Carlotta perde le voce e Christine prende il suo posto: nel frattempo si
scopre il corpo senza vita di un macchinista, impiccato dal Fantasma. Christine fugge verso i tetti seguita da
Raoul, che le dichiara il suo amore: il Fantasma però ha sentito tutto e, avendo udito ogni parola, giura di
vendicarsi: il lampadario precipita sulla scena. Durante un ballo in maschera per festeggiare il nuovo anno, il
Fantasma consegna la sua nuova opera, dove Christine dovrà obbligatoriamente essere la protagonista.
Raoul costringe Madame Giry a rivelargli ciò che sa del Fantasma: era un uomo geniale e deforme, giunto in
città anni prima con un circo, da cui era fuggito a causa della condizione di semiprigionia cui era costretto, e
rifugiatosi nei sotterranei del teatro. Raul elabora un piano per catturarlo: quando metteranno in scena l’opera
ed il Fantasma si presenterà, verrà arrestato dai gendarmi. Durante la prima, il Fantasma si avvicina a
Christine dichiarandole il proprio amore e donandole il suo anello, ma la ragazza gli strappa la maschera
rivelando a tutti il suo volto deforme. Il teatro cade nel panico ed il Fantasma rapisce Christine per portarla nel
suo rifugio, seguito da Raoul, che però viene fatto prigioniero: Christine deve scegliere se lasciare Raoul e
risparmiargli la vita, oppure rinunciare all’amore del Fantasma causando così la morte del suo amato.
Christine dichiara il proprio amore al Fantasma, che libera così Raoul ma, vinto dall’amore tra i due giovani, li
libera. Il Fantasma scompare: di lui resta soltanto, abbandonata, la maschera bianca che gli celava il volto.
Una storia tragica ma appassionante, che mette a dura prova gli interpreti: sia per la lunghezza, che
per la difficoltà delle parti cantate, devono avere tutti delle voci pazzesche.
L’attesa qui era per Ramin Karimloo, noto interprete del Fantasma, ma, per indisposizione, viene sostituito dal nostro Luca Gaudiano, che non lo fa rimpiangere: bellissima voce, profonda e potente, una bella interpretazione, contando che si trova a lavorare non nella sua lingua madre. Christine è il soprano italo-americano Amelia Milo, perfetta anche se al debutto nel ruolo. Niente da dire sugli altri interpreti, tutti superlativi: dagli inglesi Vinny Coyle (Raoul), Earl Carpenter (Monsieur André), Ian Mowat (Monsieur Firmin) agli italianissimi Anna Corvino (Carlotta Giudicelli) Gian Luca Pasolini (Ubaldo Piangi), Alice Mistroni (Madame Giry) e Zoe Nochi (Meg Giry).
La regia di Federico Bellone è abbastanza diversa dall’originale di Broadway, ma funziona: chi l’ha visto altrove avrà notato la mancanza della scena dove il lampadario dal centro della sala si schianta sul palco, di quella dei candelabri che si alzano magicamente dal palcoscenico al momento del passaggio della barca e quella dove, in pochissimi secondi, il Fantasma appare in più punti diversi del teatro. Il lampadario però stavolta va in fiamme e l’organo del Fantasma emerge scenograficamente dalla buca dell’orchestra.
Bellissime le scene dello stesso regista con Clara Abbruzzese ed i costumi di Chiara Donato; la parte danzata in questo spettacolo è minima, e limitata alla danza classica, infatti il corpo di ballo rappresenta il balletto delle opere liriche: si poteva decisamente fare altro che non mettere le punte alle ballerine per non farle usare, e di danza si è visto ben poco. Da non perdere ma da vedere assolutamente!
Teatro degli Arcimboldi
Viale dell’Innovazione 20, Milano
Fino al 22 Ottobre 2023
Biglietti da EUR 45,00 a EUR 100,00 più prevendita
www.teatroarcimboldi.it
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