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Extra profitti delle banche: sono una questione delicata

profitti delle banche —

di Alessia Potecchi

Ci vuole molta prudenza quando si fanno certi annunci sulla tassazione degli extra profitti delle banche. Infatti il Governo ha già dovuto di fatto fare una marcia indietro e correggere il provvedimento annunciato inizialmente quando il prelievo annunciato era di circa 4,5 miliardi mentre ora pare, con la dichiarazione del Ministro Giorgetti, che sia di 2, 2,5. C’è da capire bene i dettagli della proposta che non sono chiari, le misure di redistribuzione sono utili, lo aveva fatto anche il Governo Draghi con le società energetiche per calmierare i prezzi, quindi c’è spazio per un contributo una tantum da indirizzare verso provvedimenti di carattere sociale, bisogna poi vedere come vanno impiegate nella realtà queste risorse, bisogna aiutare le famiglie in difficoltà e le imprese che faticano ma ci vuole attenzione nel varare provvedimenti di questo tipo. Le banche sono una questione delicata, i mercati infatti hanno accolto la notizia con perdite delle quotazioni dei titoli interessati che vanno dal 6 al 10%, Milano in particolare che era da 6 mesi la migliore piazza d’Europa ha subito un forte crollo. Ci vuole attenzione perché un provvedimento di questi tipo, se non ben calibrato,  può portare a ripercussioni negative soprattutto per gli istituti di credito minori e per MPS banca dello Stato che andrà a rivalersi sui contribuenti. Gli effetti negativi del provvedimento potrebbero essere superiori a quelli positivi, infatti le quotazioni dei titoli interessati sono scese e quindi nel tempo potrebbero scendere anche le entrate da Capital Gain. Inoltre prendere questo tipo di decisioni senza interagire con le istituzioni del credito si va ad indebolire l’intero sistema e a creare sfiducia negli investitori. Infine gli extra profitti sono già tassati a bilancio e una parte di questi viene distribuita ai soci come dividendo con una cedolare secca del 26% che andrebbe ovviamente persa.

La correzione del Ministro Giorgetti ha rialzato il prezzo dei titoli coinvolti grazie anche ad un miglioramento dei mercati dovuti alle buone notizie sull’inflazione. Il provvedimento va ripeto visto nel suo insieme e soprattutto va valutato a chi andranno le risorse e come verrà effettuata la distribuzione che ovviamente va indirizzate verso le persone povere e in difficoltà.

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