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Officine Italia. Dalle difficoltà per il Covid, alla ripartenza

I giovani e il futuro: un bilancio dei risultati raggiunti per i giovani nel 2020 dall’associazione “Officine Italia”. Intervista a Federico Di Tizio

Un team flessibile e volenteroso, per costruire il futuro insieme, interrogarsi su come contribuire alla sua progettazione e costruire la propria felicità, partendo da proposte concrete per realizzarla. Nel maggio scorso si era svolto il primo evento virtuale aperto di matrice italiana per progettare il futuro. L’evento online, durato tre giorni, ha dato l’opportunità ad una generazione intera di partecipare attivamente alle sfide economiche e sociali del Paese, con il supporto di istituzioni, privati e terzo settore. Già all’inizio si è trattato di oltre 30 studenti e giovani professionisti provenienti da città, percorsi di formazione ed esperienze diversi, ma con l’obiettivo comune di avere un impatto in un momento così complesso.

Gli inizi

Il primo passo è stato quello di organizzare dal 15 al 17 maggio, come dicevamo, un evento digitale che ha coinvolto 1400 partecipanti, oltre 50 associazioni giovanili e più di 50 aziende ed istituzioni partner, con il contributo dei quali è stato possibile stilare un white paper pubblicato ad agosto 2020.

Vediamo di fare il punto della situazione, a distanza di pochi mesi dalla nascita di questa innovativa associazione, con un’intervista a uno dei fondatori di Officine ItaliaFederico Di Tizio.

Intervista a Federico Di Tizio

Caro Federico, negli ultimi mesi si è sentito molto parlare di voi. Come si stanno sviluppando i vostri progetti, in piena pandemia?

“Sono ormai passati oltre dieci mesi da quando il Covid-19 ha cambiato le vite degli italiani, insieme a quelle di tutti i cittadini del mondo. Un evento senza precedenti nella storia moderna, che ha messo l’uomo di fronte alle sue debolezze con effetti che probabilmente comprenderemo solo fra molti anni. La storia stessa insegna però che dai momenti di maggiore difficoltà possono nascere le iniziative e le opportunità più importanti e d’impatto. È probabilmente questo il caso di Officine Italia, associazione nata a marzo, durante il periodo più difficile della prima ondata, con l’obiettivo di contribuire, con la forza dei giovani, alle sfide economiche e sociali del Paese”.

L’evento del maggio scorso vi ha lasciati soddisfatti?

“Si è trattato di una piazza virtuale, in cui per tre giorni tanti giovani italiani si sono riuniti per definire proposte pratiche che potessero contribuire alla ripartenza del paese. L’impegno dell’associazione non si è però fermato: l’evento ci ha dimostrato che esistono tante realtà giovanili pronte a scendere in campo per il nostro Paese, e che questo impegno deve solo essere convogliato. Per questo motivo, insieme ad oltre 70 associazioni e realtà giovanili, Officine Italia si è lanciata in un nuovo ambizioso progetto: quello della Rete Giovani 2021″.

Quindi i vostri progetti si stanno realmente concretizzando?

“La rete ha redatto, durante l’estate, un insieme di proposte, appunto il Piano Giovani 2021, inviato al governo in vista delle decisioni riguardanti i fondi del Next Generation EU. Il piano, che ha ovviamente preso in considerazione le necessità del Paese parallelamente a quelle delle generazioni più giovani, si è fondato sui tre pilastri cardine di cultura dell’innovazione, società inclusiva e sostenibilità ambientale”.

Ho visto che in dicembre avete ulteriormente sviluppato questi concetti

“Si, il piano è stato successivamente rivisitato e presentato pubblicamente in un altro grande evento digitale il 12 dicembre: gli Stati Generazionali. L’evento è stata un’occasione di discutere del piano, e delle sue battaglie con ospiti d’eccezione come il professor Enrico Giovannini o la segreteria al ministero dello sviluppo economico Alessandra Todde con la possibilità da parte dei partecipanti di porre domande agli illustri relatori sulle questioni cruciali affrontate”.

Bussola Italia

A fianco di queste due importanti iniziative i giovani di Officine Italia hanno svolto tante altre attività diverse, cercando di mantenere alta l’attenzione delle nuove generazioni in un momento cruciale per il Paese. Fra queste spiccano certamente la partecipazione all’evento Next Generation di Talent Garden o al Forum della meritocrazia, ma anche la creazione di partnership importanti, come quella con Bussola Italia.

Anche Bussola Italia è nata in pieno lockdown a marzo per stimolare ed affiancare le massime istituzioni affinchè definiscano la visione di lungo periodo con la quale ricostruire il tessuto sanitario, sociale ed economico del Paese, approvino un piano eseguibile e misurabile per conseguirla e gestiscano adeguatamente la sua esecuzione. L’impegno dell’associazione è più sul metodo che sui contenuti, nella consapevolezza che la realizzazione di un qualsiasi piano, a maggior ragione in questo caso, necessita di competenze gestionali, non solo tecniche.

Partnership significative

“Stringere partnership così fruttuose ed efficaci con realtà come Bussola Italia ci convincono ancora di più della correttezza delle nostre idee” aggiunge Federico Di Tizio “Avere professionisti con esperienza ormai consolidata nei rispettivi settori che non solo condividono con noi questo progetto di “ricostruzione” e ripartenza, ma che collaborano attivamente e quotidianamente con noi per portare avanti alcune delle più importanti tematiche del nostro Piano, ci spinge a perseguire i nostri obiettivi con sempre più tenacia e determinazione. La nostra ambizione è di diventare un valido interlocutore di istituzioni, privati e terzo settore, che viene interpellato e coinvolto per sviluppare nuovi progetti che guardano al futuro del nostro Paese. Vogliamo contribuire all’agenda politica per difendere gli interessi e le proposte di una generazione che necessariamente si troverà a far fronte alla crisi attuale. Abbiamo il sogno di condividere questo progetto con tutte quelle associazioni e realtà che avranno la volontà di fare squadra mettendo a sistema le proprie risorse” conclude il giovane co-fondatore di Officine Italia”.