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World Intellectual Property Day. Licensing Executives Society per la tutela della proprietà intellettuale

— di Marco Rosichini – Trendiest Media –
Licensing Executives Society

Presso l’incantevole Aula Magna del Politecnico di Milano, dove rigore scientifico e attenzione per la bellezza si sposano sapientemente, LES Italia, gruppo italiano della Licesing Executives Societyha riunito in occasione del World Intellectual Property Day donne d’eccellenza nel campo del trasferimento tecnologicoLa Licensing Executives Society, rappresentata all’evento dall’Ingegner Rinaldo Plebani e dall’Avvocato Mattia Dalla Costa, rispettivamente Presidente di LES Italia e Vicepresidente di LES International, è un’associazione internazionale che opera nel campo del diritto d’impresa, della proprietà industriale e del licensing delle tecnologie, dei marchi e delle opere dell’ingegno.

Con un parterre tutto al femminile la tavola rotonda ha visto, in ordine, gli interventi di Anna Maria Bardone, Presidente Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale; Emilia Garito, Fondatrice di QUANTUM LEAP; Emanuela Germano Cortese, Presidente della Prima Sezione Civile della Corte di Appello di Torino; Luisa Torsi, Vicepresidente del CNR e professore ordinario di chimica all’Università di Bari; Alima Zama, giudice TUB presso il Tribunale di Milano.

La tutela della proprietà intellettuale

In un mondo sempre più globalizzato il tema della tutela della proprietà intellettuale tramite brevetti è fondamentale nella misura in cui la precondizione per le imprese affinché possano competere proficuamente sul mercato consiste nella valorizzazione e difesa del patrimonio intellettuale e tecnologico. L’evento, presentato dall’Avvocato Simona Cazzaniga e apertosi con il saluto introduttivo della Professoressa Donatella Sciuto, primo rettore donna del Politecnico di Milano, ha affrontato l’importanza del valore strategico dei diritti di proprietà intellettuale non solo come mezzo di crescita economica del sistema paese, ma anche come elemento di stimolo intellettuale della creatività femminile. Rispetto ad un retaggio storico-culturale che vede le donne distanti dalle facoltà strettamente scientifiche (con l’eccellente esclusione di Amalia Ercoli Finzi, prima donna laureata con lode in Ingegneria proprio presso il Politecnico di Milano nel 1961) oggi la presenza femminile nel campo del trasferimento tecnologico sta crescendo progressivamente fino ad eguagliare la presenza maschile. Non si tratta solo di rispettare l’articolo 3 della Costituzione Italiana dove si enuclea il principio di eguaglianza forma e sostanziale. L’apporto delle donne nei vari settori, dalla magistratura alle imprese, può aprire ad un cambio di visione d’insieme, per una concezione del sapere e della scienza che sia inclusiva e sempre aperta ad accogliere istanze di diversità.

La valorizzazione della proprietà intellettuale

Tra gli interventi degni di nota per ciò che attiene il mondo economico-finanziario quello dell’Ing. Emilia Garito, Fondatrice di QUANTUM LEAP, boutique di consulenza italiana specializzata in tech transfer e nell’intermediazione di brevetti, la quale ha sottolineato la necessità di un dialogo tra il mondo della ricerca e quello delle imprese come forma di accelerazione economica nella creazione di un sistema che valorizzi al meglio la proprietà intellettuale e il Made in Italy nella sua eccellenza “Deep Tech”. Nel caso italiano, tuttavia, persistono ancora delle difficoltà che interrompono il processo di valorizzazione del patrimonio tecnologico: la mancanza di un’unitaria cultura (nazionale) dell’IP, di modelli di trasferimento tecnologico efficaci e condivisi e, soprattutto, l’assenza di una finanza che creda, realmente, nella necessità di investire sull’IP per arrivare ai mercati internazionali rappresentano un vulnus che si riflette nel deficit d’innovazione del Paese. Investire sulla proprietà intellettuale vuol dire difendere l’innovazione e quindi favorire la crescita economica e il benessere per tutta la società. Di qui la necessità di un nuovo modello di trasferimento tecnologico nazionale, ispirato ad altri modelli europei, che promuova, tramite la tutela della proprietà intellettuale, nuove prospettive per una crescita sostenibile.

L’innovazione è un tema estremamente cruciale e per essere difeso, sia a livello nazionale che in sede europea, servono le migliori energie del Paese. Le donne possono rappresentare al meglio la necessità di questa istanza di cambiamento declinando una visione di lungo termine ispirata alla sostenibilità economica e sociale.

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