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Arrigo Castelli a MIND. La storia della registrazione: dal “magnetofono” all’elettrocardiografo

Arrigo Castelli sbarca a MIND, la città dedicata ai ragazzi. Scoprire le tecnologie del passato per ridisegnare un nuovo futuro

— di Annachiara De Rubeis

“Non possiamo vivere solo di social” Esordisce così la giornalista Sonia Bedeschi (al centro nella foto). Tanti gli studenti in presenza (e online) che hanno partecipato all’evento “L’eccellenza al servizio dei giovani”. Tra questi la prima classe superiore dell’Istituto Tecnico Mattei di Rho, in particolare, ha spiccato attivamente tra podcast, canzoni e interviste agli esperti del giorno.

L’eccellenza al servizio dei giovani

Si tratta della rassegna culturale promossa dall’associazione contro la violenza di genere “Senza Veli Sulla Lingua”. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla presidente dell’associazione stessa, Dott.ssa Ebla Ahmed, con il contributo di Fondazione di Comunità Milano. 

L’associazione ha l’obiettivo di presentare ai ragazzi di tutte le scuole, modelli di uomini e donne che con le loro invenzioni hanno cambiato per sempre la storia dell’umanità.

Quella del 15 marzo è stata la prima parte che ha visto come protagonista Arrigo Castelli, inventore del registratore a nastro e dell’elettrocardiografo scrivente. Seguiranno Gae Aulenti (19 aprile) e Alda Merini (24 maggio).

“Per aspera ad astra”

Seduta nell’Auditorium di Fondazione Triulza tra i ragazzi dell’istituto e le altre scuole connesse in streaming, ho potuto anche io essere travolta dall’energia della sala, esattamente allo stesso modo di quei ragazzi. La differenza di età ed esperienza tra di noi, davanti agli esperti invitati, è stata del tutto irrilevante. Infatti, che si tratti di scuola, di università, o di lavoro, il concetto ribadito da tutti i relatori non cambia: “Per aspera ad astra”, letteralmente.

Qui il video della giornata

I ragazzi hanno potuto mettere mano ed incidere le loro voci su tutti i magnetofoni da collezione, messi a disposizione dal conduttore radiofonico Mirco Roppolo, che definisce il magnetofono “il trisavolo dell’iPod” e il nastro “un cd che resta”.

Eccezionale la presenza di Suor Monia Alfieri, membro Consiglio Nazionale Scuola CEI, che dopo le lauree in giurisprudenza ed economia, decide di dedicarsi al diritto e ai giovani. Davanti agli innumerevoli “chi me lo fa fare”, lei va avanti da anni, anche in televisione, e ricorda ai ragazzi di trovare qualcosa per cui valga la pena vivere fino in fondo e che “l’ultimo non è la morte”.

Alessandro Bon, Consulente tecnico materiali settore difesa, ha mostrato la storia di come l’uomo sia arrivato sulla luna e come grazie al magnetofono Castelli noi oggi abbiamo ancora traccia delle voci di Armstrong e Aldrin all’allunaggio. C’è un motivo per cui il tentativo (e la riuscita) di mandare l’uomo sulla luna si chiama Apollo 11.. “Apollo 1 fu un disastro”.

Dott. Massimo Milani, Cardiologo, ha spiegato quanto l’elettrocardiografo inventato da Castelli fosse il primo grande passo di grandi risultati perfezionati a beneficio dell’umanità. Oggi grazie a questo strumento è possibile salvare vite umane e vedere fin dove gli occhi non arrivano: i battiti del cuore.

Sono seguiti nel pomeriggio vari laboratori per i ragazzi.

Tutto il progetto si è svolto nel distretto di Mind Milano Innovation District, l’ex area EXPO ora punto di incontro e innovazione per i giovani.

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