
Reazione al meeting di ottobre della BCE. La BCE alza ancora i tassi di 75 punti base nonostante il rallentamento economico in corso
Nel corso della conferenza stampa, la Lagarde ha dichiarato che l’economia dell’area dell’euro è probabilmente rallentata in modo significativo nel terzo trimestre e che si prevede una sostanziale decelerazione nel resto dell’anno. Tuttavia, ha nuovamente segnalato che i rischi per l’inflazione rimangono elevati, sottolineando che la pressione sui prezzi si è intensificata e che l’inflazione è stata amplificata dal deprezzamento dell’euro. Nonostante i chiari rischi al ribasso per la crescita, riteniamo che la riduzione dei prezzi al consumo nell’Eurozona rimarrà la priorità principale della BCE. Durante la conferenza stampa, la Lagarde ha affermato che potrebbe essere necessario aumentare i tassi in ” più riunioni” e che la banca potrebbe dover andare oltre la fase di normalizzazione. Nel complesso, riteniamo che le dichiarazioni di oggi si siano attenute al programma e che non modifichi in modo significativo le nostre prospettive sui tassi di interesse o sull’euro. Continuiamo a ritenere che il Consiglio direttivo debba alzare i tassi più a lungo nel 2023 rispetto alla Federal Reserve, soprattutto perché non si vedono ancora segnali di un picco nell’inflazione headline e core dell’area dell’euro. Durante la conferenza stampa, la valuta comune è tornata brevemente sotto il livello di parità con il dollaro USA. Riteniamo che ciò rifletta in larga misura al cambiamento delle parole in merito ai futuri rialzi dei tassi, che a nostro avviso conferisce alla BCE la capacità di aumentare i tassi di interesse di volta in volta, anziché impegnarsi in più rialzi in un’unica soluzione.