a
Sorry, no posts matched your criteria.
 • ambiente e territorio  • Le vedovelle. A Milano le fontanelle non sprecano l’acqua. Ecco perché

Le vedovelle. A Milano le fontanelle non sprecano l’acqua. Ecco perché

LE VEDOVELLE RESTANO “ACCESE”

Pubblichiamo con piacere l’intervento di Caterina Antola – Presidente Municipio 3 di Milano 

Premessa… vedovelle o Draghi verdi?

Citiamo da “Milano Città Stato”. Il nome di Vedovella deriva dal filo d’acqua incessante che sgorga dal loro rubinetto, simile al pianto perenne di una vedova inconsolabile. Invece, il nome Drago verde deriva dal loro rubinetto in ottone a forma di drago. Tipica era, tra i milanesi d’un tempo, l’usanza di dire: “andiamo a bere al bar del drago verde” (Tanto è gratis!).

Il progetto di Discoradio “Milano, la città dei draghi verdi”

L’intervento di Caterina Antola

Le Vedovelle restano accese. Perché non sprecano la preziosa acqua potabile.

A Milano all’acqua pubblica teniamo molto e l’acqua del rubinetto è molto buona e sottoposta a controlli severissimi, sia da parte del laboratorio di MM, sia da ATS. In aggiunta ai campionamenti è presente un sistema di monitoraggio in tempo reale dei principali parametri chimico – fisici per tutta l’acqua distribuita nella città di Milano.

Quasi 600 fontanelle in città

In tutta la città sono in funzione quasi 600 “vedovelle” o “draghi verdi”, le tipiche fontanelle di Milano. Disegnate (almeno il primo esemplare davanti a Palazzo Marino) nel 1931 da Luca Beltrami, hanno questi due soprannomi per via del beccuccio a forma della testa del Biscione dei Visconti, e perché “piangono” sempre.

Il flusso d’acqua continuo delle vedovelle non è utile solo per dissetarsi, ma svolge anche l’importante funzione di mantenere l’acqua sempre in movimento, preservandone la freschezza e la buona qualità in corrispondenza delle tubazioni terminali.

Le fontanelle non sono installate a caso: sono posizionate in prossimità delle diramazioni a fondo cieco della rete dell’acquedotto. In questo modo contribuiscono a sfiatare le sacche d’aria che si formano nelle tubazioni: senza, l’aria potrebbe causare aumenti di pressione e conseguenti danni alle tubazioni. L’interruzione del flusso determinerebbe poi la stagnazione dell’acqua e contribuirebbe alla formazione di flora batterica attorno alla bocca del “drago” da cui sgorga l’acqua.

La quantità d’acqua erogata dalle fontanelle è irrisoria in confronto alla portata d’acqua distribuita dall’acquedotto milanese: a fronte di un flusso totale istantaneo medio erogato dall’acquedotto di circa 7.500 litri/secondo, la portata dell’insieme delle vedovelle è pari a circa soli 10 litri al secondo. Bisogna ricordare infine che l’acqua in uscita dalle fontanelle non si disperde inutilmente ma, attraverso la fognatura, raggiunge i depuratori di Milano, e viene quindi impiegata dai consorzi agricoli per l’irrigazione dei campi a sud della città.

Caterina Antola Presidente Municipio 3

POST A COMMENT