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Ebury – L’impatto dell’invasione Russa in Ucraina sul mercato FX

Giovedì i mercati finanziari sono stati mandati in tilt. La Russia ha iniziato un’invasione dell’Ucraina su vasta scala con attacchi aerei e marittimi su basi militari, aeroporti e centri cittadini.

Nonostante tutta una serie di avvertimenti da parte dei leader mondiali e del Presidente Putin stesso, i mercati finanziari si erano aggrappati a un ottimismo mal riposto in una soluzione pacifica che avrebbe potuto evitare spargimenti di sangue.

Come hanno reagito finora i mercati finanziari?
Non sorprende che la reazione iniziale nei mercati sia stata quella di concentrarsi su
beni rifugio a scapito di quelli a più alto rischio, una tradizionale risposta a periodi di intensa incertezza. I mercati azionari hanno svenduto su tutta la linea, in particolare in Europa, l’indice DAX della Germania  è sceso di circa il 5% al livello più basso su nove
mesi. I titoli dell’Europa orientale sono stati particolarmente colpiti, in forte ribasso
del 10%  in alcuni casi. L’indice MOEX russo è diminuito del 45% a un certo punto, chiudendo la giornata al -34%.

A nostro avviso, le valute vulnerabili saranno soggette a ulteriori perdite. Come accennato, tutti i segnali suggeriscono che la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente, prima di registrare una ripresa, e una netta correzione immediata dei mercati appare altamente improbabile. Ci aspettiamo che le valute rimangano molto sensibili agli sviluppi in Ucraina: i dettagli sul conflitto sembrano destinati a rimanere il driver numero uno per un po’ di tempo.

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