
Ebury – Le valute dei mercati emergenti superano il sell-off del mercato azionario
Report di Ebury www.ebury.it, una delle principali società fintech leader a livello europeo nella gestione di incassi e pagamenti internazionali e nella copertura del rischio di cambio.
GBP
Il rally della sterlina si è fermato la scorsa settimana a causa di dati macroeconomici deboli pubblicati nel Regno Unito e di un ambiente generalmente avverso al rischio. Tuttavia, la grande sorpresa al rialzo dell’inflazione di dicembre quasi garantisce che la Banca d’Inghilterra annuncerà un rialzo dei tassi nella riunione di febbraio. Attendiamo i PMI di gennaio di lunedì per confermare che l’impatto di Omicron sull’economia del Regno Unito sia stato evidente ma gestibile, con tutti e tre i sottoindici attesi in territorio espansivo. Riteniamo che l’allentamento delle misure di blocco annunciato possa fornire uno slancio sufficiente per una sorpresa positiva e sostenere la sterlina durante la settimana.
EUR
Stiamo assistendo allo sviluppo di una significativa spaccatura nel consiglio direttivo della BCE. A detta di tutti, sta crescendo il disagio per l’ipotesi ottimistica di un rapido ritorno dell’inflazione al 2% e ci sono disaccordi sull’uscita dal programma di QE. D’altra parte, il presidente Lagarde sembra ancora aggrapparsi a una visione accomodante dell’inflazione e delle sue prospettive. Riteniamo che le previsioni di inflazione della BCE siano inverosimilmente ottimistiche. Prevediamo che la spaccatura all’interno del Consiglio si allargherà portando a un rialzo della BCE prima della fine dell’anno, il che fornirà supporto all’euro.
USD
Nonostante l’avversione al rischio e il calo dei rendimenti dei Treasury statunitensi, la scorsa settimana è proseguita la marcia al rialzo delle aspettative di mercato sui rialzi della Fed. A parte la volatilità dei mercati, la scorsa settimana ci sono state poche notizie degne di nota negli Stati Uniti. La riunione di gennaio della Federal Reserve di mercoledì è un evento critico per i mercati valutari. Oltre a un chiaro segnale di un rialzo dei tassi a marzo, potrebbe venire annunciata la conclusione del QE anche prima di quanto previsto attualmente. L’impatto effettivo di una fine anticipata sarebbe minimo, ma l’effetto psicologico di un messaggio così restrittivo sarebbe imprevedibile. Pertanto pensiamo che sia più probabile che il programma possa scadere come programmato anche se ci aspettiamo una Fed dai toni molto hawkish.