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PLEF Planet Life Economy Foundation e la sostenibilità

PLEF presenta iniziative e progetti

Plef si chiede: come si muovono le imprese? La misurazione degli ESG, l’obbligatorietà della rendicontazione non finanziaria

di Sara Augugliaro Le iniziative che vengono portate avanti da tutti gli attori della filiera.

XI Edizione GREEN RETAIL FORUM PLEF: La Transizione

L’edizione 2021 si è incentrata sul tema della Transizione, intesa come azione necessaria per valutare e misurare nel tempo le iniziative per una sostenibilità. In linea con gli obiettivi del PNRR e dell’Agenda 2030.

Misurare la sostenibilità, il carattere green o latu sensu sostenibile dei prodotti, è diventata una leva importante capace di incrementare in misura significativa le vendite.
A fronte di questo successo, sorge la necessità di differenziare le proposte di sostenibilità dando al consumatore evidenze chiare e misurabili del proprio impegno e dell’efficacia raggiunta.

Paolo Mamo, presidente PLEF, ha introdotto il Forum esponendo il proprio pensiero circa la transizione ecologica, tematica al centro dell’edizione 2021 del Forum: qui il link al podcast

Agenda 2030 delle Nazioni Unite

Sebbene in Italia come in UE la sostenibilità sia un tema centrale negli obiettivi delle imprese del largo consumo, particolarmente attente ai goals all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per rendere sostenibile un modello di sviluppo economico, sociale ed economico, la sfida attuale è quella di integrare con esperienze concrete tala sostenibilità nella pianificazione d’azienda e nelle pratiche gestionali. “Si è parlato di comunicazione, condivisione, e mobilitazione per la sostenibilità. Ora, serve concretezza,” afferma Emanuele Plata, consigliere di PLEF e mediatore della conferenza.

Gli interventi di Vegé, Despar e Amorim Cork

Aziende ed esperti del territorio italiano illustrano attività e servizi che offrono vantaggi sia alla comunità che all’ambiente, e propongono strumenti per misurarne i progressi e i risultati. Imprese italiane come Vegé, Despar e Amorim hanno la volontà di andare verso una direzione comune: valorizzare l’ambiente e le persone. Essere presenti sul territorio permette loro di attuare misure concrete, efficaci e puntuali per addurre vantaggi alla comunità nella sua interezza.

Amorim Cork

Amorim Cork, filiale italiana della multinazionale di 850 milioni di euro di fatturato con sede centrale a Porto e presente in 80 paesi del mondo, è l’azienda leader nel Paese per la produzione e vendita di tappi, pavimenti e finestre in vista in sughero – produce 25 milioni di tappi al giorno e 12 milioni di m2 di pavimenti all’anno. “Noi siamo una società impegnata nella rigenerazione nel settore del building perché diamo tanti punti green sia per il prodotto finito che per la produzione”, afferma Marco Calò, senior business developer di Amorim. Infatti, l’azienda ricava il sughero dalla corteggia degli alberi senza abbatterli. Questo dettaglio è estremamente importante nel processo di riproduzione della corteccia, che si riforma ogni 9 anni, rimuove CO2 dall’aria e permette all’albero di restare in vita più a lungo.

Despar

Allineati con gli stessi principi è il consorzio di grossisti e dettaglianti Despar, nato in Olanda nel 1932, ma particolarmente attento e coscienzioso nei confronti del territorio italiano. Pippo Canillo, amministratore delegato, afferma: “Sul nostro territorio declina una coscienza di sostenibilità, che noi abbiamo tradotta in elementi concreti. La coscienza si radica su un concetto solo: la tutela del territorio. Per noi, tutelare significa creare valore a 360 gradi, cioè ma operare azioni tangibili in tre direzioni: punti vendita, persone e prodotti”. L’azienda si impegna concretamente nel ridurre il proprio impatto ambientale, dall’utilizzo di impianti fotovoltaici alla riduzione della produzione di volantini cartacei, alla sensibilizzazione mediante formazione sia del personale che dei clienti. Inoltre, privilegia produttori locali per limitare i trasporti, le conseguenti emissioni di CO2, e allo stesso tempo valorizzare il territorio nazionale.

Vegé

Vegé, cooperativa italiana multi-insegna della grande distribuzione organizzata dal 1959 con 33 imprese associate, oltre 3400 punti vendita e 11 miliardi di fatturato, è una realtà in continua espansione all’interno del settore della GDO italiana. In collaborazione con altre realtà come Too Good to Go e Banco Alimentare e progetti come Ripuliamo le Spiagge, l’azienda intende destare particolare attenzione ai lavoratori e ai clienti nel creare attività che nel loro piccolo possano farci fare dei passi avanti. “L’unione è l’unica cosa che ci porterà al raggiungimento concreto degli obiettivi della sostenibilità”, sostiene Francesca Repossi, responsabile marketing del gruppo Vegé.

PLEF. La sostenibilità nelle strategie dell’impresa

Non solo le aziende cercano di essere presenze continuative sul territorio e si impegnano concretamente nell’operare in termini sostenibili, ma anche gli esperti investono in strumenti per implementare la sostenibilità nelle strategie dell’impresa.

NeXt Index

NeXt Index per tutti, un’associazione che crea network tra associazioni, imprese, amministrazioni pubbliche, scuole, università e cittadini, sperimenta con esse delle attività nei territori legate al rafforzamento e supporto alla creazione di “buone pratiche”, sviluppo sostenibile dei territori, formazione di giovani, studenti e startup e di iniziative di cittadinanza attiva e consumo responsabile. Mediante il Next index, strumento semplice, credibile e coerente con gli ESG, rende possibile effettuare un’autovalutazione della propria azienda partendo da 30 items di riferimento.  “Una misurazione riconosciuta conviene perché rassicura i clienti, soprattutto i più evoluti e sensibili, con maggiore capacità di acquisto. Inoltre, apre un dialogo con i clienti e riporta importanti e preziose informazioni di mercato. Infine, misura i progressi e i risultati del percorso di sostenibilità e perciò contribuisce alla reputazione aziendale”, sostiene Valentino Bobbio, segretario generale di NeXt.

Ecomate

Anche, Ecomate, startup che ha sviluppato una piattaforma ESG che include i prodotti indispensabili per integrare anch’essa la sostenibilità nelle aziende, aiuta le imprese a raccogliere dati nell’ambito environment, social e government. Silvia Paganoni, ingegnere ESG di Ecomate, concorda sul fatto che “Il valore del reporting non deve essere ignorato. Migliora l’immagine e la reputazione dell’azienda, e facilita l’accesso al credito”.

GS1 Italy

GS1 Italy è un’altra realtà che aiuta i propri associati su questi temi di misurazione dell’impatto climatico. L’organizzazione offre soluzioni e servizi per migliorare la visibilità dei prodotti, gli scambi di informazioni tra le imprese, i processi aziendali, la filiera del largo consumo, i rapporti con i consumatori. Nonostante la soluzione più conosciuta sia il codice a barre GS1 (EAN), usato in più di 150 paesi nel mondo, la società si impegna con molti altri standard a disposizione a “fornire un linguaggio comune per le imprese per creare efficienza e tracciabilità nelle diverse filiere, nonché indirizzarle nel processo di digitalizzazione”, dice Valeria Franchella, ECR project manager.

Accenture

Sebbene la sostenibilità si sia evoluta negli ultimi anni, essa ha sempre avuto il tema del rendiconto e del reporting nel suo centro. Per questo motivo, è cruciale misurarlo, associare metriche e obbiettivi ed integrarlo nelle decisioni d’azienda, non solo in un’ottica di rendiconto ma anche gestione. “Misurare è la cifra manageriale ad un tema”, sostiene Aldo Pozzoli, direttore di Accenture, una delle maggiori aziende al mondo che operano nel settore della consulenza direzionale e dei servizi tecnologici e di outsourcing.

Parola chiave, misurare

Infatti, misurare è la parola chiave che ha accumunato tutti questi interventi. Misurare la sostenibilità integrale, ovvero il benessere sociale, di tutti, non è solo un modo per monitorare i propri progressi e prefissarsi nuovi obiettivi tangibili; ma è anche conveniente alle imprese perché i clienti sono sempre più attenti alla dimensione sociale, ambientale, ed economica e perciò più disposti a premiare le aziende che intraprendono seriamente un percorso verso la sostenibilità.

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