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Spazio

Virgin Galactic, primo volo con equipaggio. Anche l’Italia nello Spazio

Virgin Galactic torna nello Spazio. La compagnia di Richard Branson ha portato a termine con successo il terzo volo di prova, il primo volo con equipaggio. Sabato la VSS Unity, per la prima volta con due persone a bordo, è stata portata ad un’altitudine di circa 13 km da un aereo-madre. Usando il suo motore a razzo, la sonda ha raggiunto un’altitudine di circa 89 km prima di fare ritorno verso l’atmosfera e atterrare nel New Messico. Un altro passo avanti verso l’obiettivo di offrire voli spaziali suborbitali ai turisti entro il 2022.

Il viaggio di Virgin Galactic sopra le nuvole

Entusiasta il magnate britannico e fondatore di Virgin Galactic, Richard Branson: “Il volo e l’atterraggio portano a compimento un’impresa durata 15 anni. Oggi è stato solo un incredibile passo nella giusta direzione”, ha aggiunto, parlando con la Ap poco dopo l’atterraggio. “Il volo è servito per testare un sacco di nuovi sistemi messi a punto dal team e tutto ha funzionato bene”. Il CEO di Virgin Galactic, Michael Colglazier, ha annunciato che sono in programma almeno altri due voli di prova. L’anno prossimo partiranno quattro passeggeri specializzati e poi ci sarà un terzo volo che porterà anche Branson ai confini dello Spazio.

La corsa nello Spazio

Il “turismo spaziale” cioè il segmento di mercato che riguarda le gite turistiche attorno alla Terra, verso la Luna e la stazione spaziale internazionale ISS, da solo potrebbe valere più di 2,2 miliardi di dollari entro il 2026, secondo uno studio pubblicato da 360 Research Reports, oppure quasi 8 miliardi di dollari entro il 2030 secondo una valutazione NSR. Ma non solo Virgin Galactic, ci sono altre società che orbitano in questo mercato.

Oltre a Virgin tra i concorrenti che si preparano a lanciare il turismo spaziale c’è SpaceX di Elon Musk che a gennaio 2022 ha in programma di portare tre manager sulla Stazione Spaziale Internazionale. Un altro competitor in ascesa è Blue Origin di Jeff Bezos che ha ultimato una nuova navetta a gennaio, che impiegherà nei test per il suo programma spaziale. Il primo volo con equipaggio è previsto per il 20 luglio, data dell’allunaggio dell’Apollo 11.

Intanto la navicella di Virgin Galactic progettata per portare nello spazio 6 passeggeri oltre ai due piloti ha già ricevuto 600 prenotazioni con un prezzo del biglietto che oscilla tra i $200.000 e 250.000 dollari.

L’italiana D-Orbit

C’è anche un po’ di Italia nelle missioni nello Spazio. D-Orbit è un’ azienda di logistica e trasporto spaziale con sede a Como che sta partecipando alla missione Pulse attualmente in corso. La missione è iniziata il 14 gennaio scorso con il lancio di ION a bordo di un razzo Falcon 9 dell’americana SpaceX da Cape Canaveral in Florida. “Vogliamo contribuire alla creazione di una solida infrastruttura logistica spaziale che permetta davvero l’esplorazione sostenibile dello spazio e delle sue risorse. Questo è solo l’inizio”, ha detto Luca Rossettini, CEO di D-Orbit. Nella prima fase della missione Pulse, il veicolo di trasporto spaziale di proprietà dell’azienda, ION Satellite Carrier (ION), ha rilasciato 20 satelliti ospitati al suo interno, compresi otto SuperDove del cliente Planet, azienda statunitense di osservazione remota della Terra. Mentre la missione continua, la società sta lavorando alle ultime fasi della preparazione della sua prossima missione, chiamata WILD RIDE, prevista per giugno 2021.

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